SISTEMI DI FISSAGGIO

SISTEMI DI FISSAGGIO PER PANNELLI PARETE E COPERTURA CON RIVESTIMENTI METALLICI.

I fissaggi sono un elemento importante nella realizzazione di un'opera. Sia dal punto di vista strutturale (resistenza meccanica, impermeabilità, durabilità), sia da quello economico, infatti incidono del 2-3% sul costo finale.

I SISTEMI TRADIZIONALI - A CAPPELLOTTI - A RONDELLA SEMISFERICA "BATZ"

(Tipologie, dimensionamento, quantità e posizione)

La posa dei pannelli precoibentati si completa con una gamma di accessori quali fissaggi, guarnizioni e sigillanti; questi elementi integrandosi tra loro impediscono eventuali infiltrazioni di acqua. Il pannello precoibentato può essere montato su elementi di acciaio, di legno e di cemento armato. L’appoggio, che può avere una forma qualsiasi, nella parte di contatto con il pannello deve avere una larghezza minima piana di 50 mm.

LA FORMA DELLA TESTA

Hanno la funzione della trasmissione della forza durante la fase di installazione, proprio per questa ragione si hanno tipologie diverse, quelle più comuni sono: ESAGONALI e TORX.

Andiamo a vedere pregi e difetti per ciascuna. La testa esagonale (o brugola incassata), seppur sia quella più usata in assoluto (anche perchè le coppie di serraggio nella posa dei pannelli coibentati non sono elevate come in altre applicazioni meccaniche), hanno il difetto di avere una superfice di contatto molto limitata (lo spigolo) e ad una pressione specifica molto elevata (sempre sullo spigolo) potrebbero spanarsi facilmente. Mentre la vite TORX ha una superfice di contatto elevata (lo spigolo è arrotondato) ed una pressione specifica ridotta (perchè manca lo spigolo vivo) quindi più adatta per coppie di serraggio elevate.

LA FILETTATURA:

Ha la funzione di serrare e trasmettere le forze e si estende sul gambo della vite. Tendenzialmente abbiamo 3 tipologie di filettature: 1) filettatura per supporti in legno 2) filettatura per supporti in metallo 3) filettatura per supporti in cemento.

1) Le viti per legno hanno filetti relativamente ampi, distanziati e naturalmente si avvitano in un materiale organico. Esse hanno una punta acuminata all'estremità e sono progettate per consentire alla vite di penetrare nel legno con o senza un foro pilota

2) Le viti per lamiera hanno filettature più sottili delle viti per legno, ma sono leggermente rastremate in corrispondenza della punta e intendono autofilettarsi in fori praticati in lamiera sottile.

LA PUNTA:

Viti autoperforanti. Si usano in presenza di appoggi in acciaio di spessori compresi tra i 2 mm ed i 5 mm e non è necessario praticare dei prefori con il trapano.
Viti autofilettanti si impiegano per spessori superiori a 5 mm e compresi tra i 1 mm e 2 mm. In questo caso si deve forare l’arcareccio in acciaio.
Tirafondi da legno. Se il pannello si posa su listelli di legno si impiegano dei tirafondi da legno; in questo caso la vite   nel listello deve mordere almeno 40 mm.

UN METODO PER CALCOLARE LA LUNGHEZZA DEL FISSAGGIO DI COPERTURA:
 
La vite avrà una lunghezza pari a [...] mm così ottenuta: [... ] mm. Spessore pannello + 30 mm spessore listello/arcareccio (sezione attraversata dalla vite) + 10 mm (spazio occupato dalla rondella e dalla guarnizione). In corrispondenza del colmo, in presenza della lattoneria di semicolmo, il pannello si fissa nella parte piana del supporto esterno poiché la testa della vite posta sul colmo impedisce la corretta posa della lattoneria. In questo caso si impiegherà una vite di lunghezza pari a 100 mm.
Il diametro della vite è 6,3 mm > [es. 130 mm lunghezza totale (spessore pannello 90mm + 30 mm spessore listello/arcareccio (sezione attraversata dalla vite) + 10 mm (spazio occupato dalla rondella e dalla guarnizione)].
 
NUMERO DI FISSAGGI:

Il pannello andrà fissato sempre sopra le greche perché è il punto in cui si ha la minor presenza di acqua. In corrispondenza della gronda, dei sormonti longitudinali e trasversali e del colmo, il pannello dovrà essere fissato su ogni greca se siamo in una zona eccessivamente ventosa, altrimenti è sufficiente una greca si e uno no. Per il calcolo del numero dei fissaggi occorrenti per una copertura si considerano in media 1,5/1,8 fissaggi a mq.

GUARNIZIONI:

I fissaggi devono essere sigillati nella parte del foro così da garantire la durata della copertura o della facciata. Il design dell’anello di tenuta deve tenere conto di:
• Oscillazioni termiche
• Acqua
• Acidi / Alcali / Ozono
• Raggi U.V. / Invecchiamento
• Abrasioni e fessure (dovute al serraggio meccanico vedi nota*)
• Spinte oblique e non perpendicolari (sollecitazioni dovute a forze esterne: aria, variazioni temperatura, sismi)

Nella maggior parte dei casi l'elemento sigillante è in elastomero EPDM. Si tratta di un materiale che può essere ripetutamente compresso per almeno il doppio della sua dimensione e che ritorna alla sua forma originale non appena il carico di compressione viene rimosso.

Supporto metallico (a cappellotto o batz - vedi sopra)
La guarnizione, per avere la massima efficacia di tenuta, necessità di una compressione. Il semplice appoggio - o incollaggio tra le parti -  non è sufficiente. Per garantire la compressione dell’elemento sigillante in EPDM contro superfici di lamiera e in aderenza al gambo della vite, viene impiegato un supporto metallico di forma trapezoidale (cappellotto di misura alla larghezza della greca) oppure una rondella concava (batz). In entrambi i casi, con il serraggio della vite, il piano metallico comprime la guarnizione ed ottiene l'effetto desiderato, ovvero di tenuta all'acqua del fissaggio. Occorre anche prestare attenzione al non serrare troppo - utile è l'ausilio di avvitatori con il limitatore di coppia di serraggio, altrimenti si spaccano le guarnizioni o addirittura si piega la lamiera del pannello. Vedi disegno.